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Racconti in tempo di pace

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Pioggia sulla balena
 

Piove ormai da cinque giorni. I genitori non sanno più cosa inventarsi per tenerci buoni ed occupati. Noi bambini non sappiamo più cosa inventarci per calmare i genitori sempre nervosi ed ora anche preoccupati. Il grigio del cielo è grigio per tutta la giornata e poi di notte è nero. Piove sul serio. Piove, ed anche i tuoni sono cupi e grigi, niente fulmini a dare almeno una strisciata di luce e di rosso da qualche parte. La casa non ne può più, dai muri sono venute fuori delle belle macchie sempre più larghe e da un po’ si vedono bene i rivoletti dalle fessure. Acqua tanta e niente luce. Bisogna mettere insieme tutte le batterie che ci sono, mettere via quelle scariche, tenere da parte almeno quelle per la radio, tirare fuori anche quelle della play station e non ascoltare i grandi mentre litigano. 

Siamo in cinque da cinque giorni in questa casa nuova che sono meno di cinque anni che ci abitiamo a poco più di cinque chilometri dalla città. Dicono che così è più salutare e c’è meno smog da respirare e persino meno traffico. Ci sono cinque begli alberi nel giardino e meno di cinque metri di altezza dal canale e cinquecento dal monte Sottile dietro casa. Quando vengono amici e cugini a trovarci siamo molto invidiati, beati voi qua beati voi là, ed ora?

Ora sono tre giorni che non funziona niente. Niente telefono, la strada allagata e niente scuola, abbiamo capito che deve esserci un problema anche alla antenna dei cellulari qui vicino perché non funziona nessuno dei cinque telefonini che abbiamo in casa. Lo dicevo da tempo, ci vuole il fuori strada, con un SUV oggi saremmo stati fuori, ora siamo ai comodi dei vigili e fuori piove. Appena in tempo abbiamo fatto le spese grosse, ma le merendine stanno finendo e pure la nutella. Il pane a cassetta non lo vuole nessuno e di scroccarelle è rimasto un ultimo pacco. Abbiamo portato di sopra tutte le cose necessarie, ora in tutte le stanze c’è confusione ed al piano terra è una tristezza, cinque centimetri d’acqua dappertutto, si scende solo con gli stivali schhkiiiiaafff schhkiiiiaafff e pure la cagnetta Laika soffre per mancanza di terra e per l’artrosi. La cantina si è allagata subito ed è uno dei motivi dei litigi tra i genitori: si è rovinato tutto! te lo avevo detto io che una cantina non serve! ma si che serve, ci mettiamo le robe che usiamo di meno, come sgombero! Eccotelo lo sgombero: completamente sott’acqua, ed i giochi che galleggiano tristi.

La radio lo dice ogni mezz’ora: maltempo su tutta l’Italia, precipitazioni copiose sulla fascia appenninica al nord del sud ed al sud del nord. Traffico bloccato. La protezione civile sta intervenendo in tutti i centri allagati. Ecco! noi non siamo un centro allagato, noi siamo una villetta isolata ed ancora non allagata. Calmi tutti.

-Spegni quella radio che si scaricano le batterie.

Piove e fuori è grigissimo. Una tombolata! Facciamo una tombolata che così sembra natale!     Ma se non ci abbiamo giocato neanche gli ultimi tre natali e poi chi sa dove sarà finita.

Dai giochiamo a qualcosa che i bambini sono nervosi. I bambini nervosi? Ma vedetevi voi grandi come state, che i fulmini li scaricate qua dentro!  

Va bene, a letto, che è quasi ora! Quasi ora, ma quale ora? Una occhiata fuori per capire, per vedere un segno dal cielo, un grigio nero meno grigio nero, niente.

Passami la torcia; vieni, vieni a vedere, l’acqua è arrivata qua, è salita dal canale. Bambini? a letto che è tardi! Non farti sentire, mettiamo un po’ di stoffe sotto le porte, anche quella dietro, domattina vedremo, mi sembra però che la pioggia stia diminuendo. Silenzio tra i grandi e silenzio ora anche tra i piccoli. Non si dorme, ci vogliono ore per riposare, le orecchie tese a distinguere nel rumore compatto della pioggia, no! Non si riduce. Piove. Sono sei giorni che piove.      Tu hai dormito? Sono tutto rotto, è questa umidità, che dici smette? Abbiamo fatto bene a mettere quelle stoffe, guarda: l’acqua è arrivata qua.

Fuori l’acqua grigia è giusto a metà sotto la finestra. Papà scusa, ma quando la pioggia cade si fa male? Per favore rispondimi che su questa cosa non ci ho dormito tutta la notte! Oppure si fanno male solo le prime gocce sul duro e poi le altre che seguono cadono come tuffi in piscina e non si fanno niente? Calmi, stiamo calmi che l’acqua sale ancora. Silenzio, c’è silenzio. Possibile? Silenzio………guarda è più chiaro, guarda! non piove più!   Non piove!    Ha smesso.    Si fa chiaro.

Ascolta! Khraaaa! Khraaaaa! Le taccole! Le taccole cantano! Ha smesso di piovere. 

Mi sembra di respirare, l’acqua ormai stava entrando. Fermo! non aprire! L’acqua è alta là fuori! Ha smesso. Accendi quella radio. “La protezione civile è presente in tutti i centri allagati ed ha attivato i COC, i COM, i CCS, i DICOMAC, è allagata mezza Italia, l’altra mezza è bloccata da nord verso sud e da sud verso nord come ieri, sono segnalate frane ed allagamenti su metà dei Comuni italiani, sull’altra metà no perché lì non ha piovuto. In questa situazione di disagio e di pericolo ci sono quasi ventimilioni di cittadini, anche nelle grandi città. Non mettersi in viaggio, si raccomanda di fare i bravi e di stare calmi.” Spegni la radio, ha smesso di piovere ma ora dobbiamo stare calmi. Ancora? ed aspettare, tutto si risolverà presto. Guarda fuori! Grigio chiaro, l’acqua grigia è tutt’intorno, caspita! sembra come in televisione, e c’è pure silenzio. 

Khraaaaa! Ah! le taccole, beate loro che volano!

Vvvvvrrrrhhhhuuoommmmmm!!! Cos’è? Si muove tutto! Il terremoto! No, non può essere qui non ci sono mai stati.

Si è fermato! non è stato un terremoto, accendi la radio.

Il notiziario non è cambiato: “La protezione civile è presente in tutti i centri allagati ed ha attivato i COC, i COM, i CCS, i DICOMAC, è allagata mezza Italia, l’altra mezza è bloccata da nord verso sud e da sud verso nord come ieri, sono segnalate frane ed allagamenti su metà dei Comuni italiani, sull’altra metà no perché lì non ha piovuto………” Spegni! spegni! Ma cosa è stato? Sembrava che venisse da dietro. Vieni, guarda lassù!

Nel chiaro, tra brandelli sottili di nuvole e nebbia che sale, si vede bene la costa della collina.

Tagliata di netto. Una larga striscia bianca quasi dalla cima e fino all’acqua sotto. Una frana, è stata una frana e noi qui così vicini. Meglio non pensarci, stavo per comprarla lì la terra, sotto al monte Sottile, ci pensi? La casa lì e noi dentro? Mi avevano assicurato che il canale era stato ripulito, che non si ricordavano piene ed allagamenti! Non c’erano mai state!

L’acqua cala. Scende un po’ ogni giorno e poi si esce.

Si incontrano persone, si contano i danni.

Ora di nuovo la televisione. Danni su mezza Italia, ci vorranno mesi per ripartire, ci vorranno anni per rimettere tutto a posto. Anche l’IPER sott’acqua e, dicono, pure il cimitero nuovo. Non si ricorda un evento simile negli ultimi decenni. Come negli ultimi decenni? Perché più indietro nel tempo ci sono stati eventi così pesanti? Si! ci sono stati. E le piene anche qui. Ogni po’ di anni succede e si allaga tutto.         Ma qualcuno lo sapeva?

Due mesi. Sono passati due mesi. Un bellissimo inverno sta entrando, secco e pulito come piace a noi. Ci meritiamo una passeggiata dopo il grande lavoro di questi mesi.

Andiamo su, andiamo a vedere la frana.     Mette paura. Vista da sotto fa davvero paura. Grossi blocchi al piede che sembrano in bilico e tutta una massa di pietre e fango e rami che si allunga per centinaia di metri fino alla statale. Si vede un SUV ridotto a scatoletta sotto i massi, allora meglio per noi che non ce l’avevamo! Seguiamo la stradella che prima si arrampicava sul Sottile, ed ora è spezzata a mezza costa.

Laika è davanti felice, piena di nuova energia e respira nuovi odori. Pa’! Vieni, vieni a vedere, guarda! Cosa ti sembra? E’ una impronta? No! Sono alberi fossili? Può essere, strano ma a me sembra…… sembra…… la forma di un animale, come uno scheletro…

Vuoi vedere che abbiamo trovato i dinosauri? Nooo! I dinosauri? No! Ma questo sembra proprio lo scheletro di una balena, guarda queste sono le costole, e lì la grande testa si vede bene! Pensa! Una balena fossile! Che meraviglia, prova ad immaginare che qui solo pochi milioni di anni fa c’era il mare ed ora noi ci mettiamo su le nostre case e neanche ci ricordiamo delle alluvioni di ieri.

 
Mah!     E……la balena?  

Lei sarà venuta fuori perché voleva tornare a bagnarsi?

 
 

La Protezione Civile conserva i dati storici delle alluvioni e delle frane di tutti i Comuni di Italia.

E’ importante, per ridurre i rischi, che i Cittadini conoscano la storia del territorio dove vivono e che le date e le documentazioni sulle alluvioni e le frane siano affisse negli uffici tecnici dei Comuni.

Le scuole possono fare delle bellissime ricerche con i giornali, negli archivi, etc.

Qui i links utili: http://wwwdb.gndci.cnr.it/php2/avi/frane_comune.php

                           http://wwwdb.gndci.cnr.it/php2/avi/piene_comune.php
 
Domande sceme (sceme?):

·         Durante una alluvione dove vanno le talpe?

·         Quanto tempo può nuotare una lucertola?

·         Cosa fanno le formiche chiuse dieci giorni in un formicaio?

·         Perché, quando si studia geografia, non si spiega mai la faccenda delle frane?

·         Ci sono posti sicuri dove costruire le case? E se si fanno sopraelevate?

·         Perché quando si studia “storia” non si spiega mai la storia “fisica“ della nostra zona e città?

·         Cosa conviene tenere in casa se si verifica una alluvione?

·         Dal canto delle taccole si può capire se smette di piovere? E’ vero che gli indiani d’America leggevano le previsioni del tempo dal loro volo?

·         Perché nelle zone golenali ci debbono per forza costruire e non le lasciano libere per il pascolo e l’agricoltura?

·         Zone golenali? Ecchessono le zone golenali?




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