formazione
Il report finale del corso di protezione civile per sordi
RELAZIONE CORSO DI PROTEZIONE CIVILE PRESSO L’ENTE NAZIONALE SORDI (ENS) SEDE PROVINCIALE DI MATERAÂ autunno2008
Dall’incontro tra rappresentanti della Legambiente-Gruppo Volontari per l’Ambiente  e dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) della provincia di Matera è nata una nuova collaborazione che ha portato alla organizzazione di un corso di Protezione Civile per sordi.
Il corso dal titolo “La comunicazione in emergenza” è stato progettato e tenuto da Pio Acito, Disaster Manager, e si è articolato in 8 incontri finalizzati nel dare al gruppo, di 20 componenti, la consapevolezza di poter essere soggetti attivi in relazione ad emergenze quali terremoti, alluvioni ed incendi.
Obiettivo delle lezioni è stato quello di spiegare come e perché i disastri, molti dei quali riguardano fortemente il territorio lucano, accadono; come interviene la Protezione Civile in queste situazioni e come i cittadini devono comportarsi per la tutela e salvaguardia di se stessi, di chi li circonda e di quello che li circonda.Â
I sordi rappresentano una comunità di persone parlanti una lingua diversa dalla nostra, nella stessa misura in cui lo sono una comunità cinese o finlandese. Sono cittadini quanto gli udenti e pertanto hanno gli stessi diritti ed anche gli stessi doveri.
Tutti gli esseri viventi attivano meccanismi di previsione, prevenzione e gestione delle situazioni eccezionali, meccanismi differenti a seconda delle proprie capacità psicofisiche e delle esperienze vissute. E’ importante lavorare per affinare le capacità di comunicazione di tutti coloro che utilizzano lingue e tecniche diverse.
Il corso ha avuto inizio con la definizione di cosa è il rischio, di quali comportamernti occorre mettere in campo per ridurlo e come quando e perché interviene la Protezione Civile.
Il Rischio si calcola moltiplicando la Pericolosità per la Vulnerabilità per l’Esposizione.
Ci sono diversi tipi di rischio a cui siamo soggetti nella nostra regione: sismico, antropico, idrogeologico, industriale e incendi. In molti di questi casi la Protezione Civile (intesa come coordinamento anche dei Volontari) interviene a supporto dei Vigili del Fuoco e non si esclude che con il tempo anche qualche sordo preparato in materia possa partecipare agli interventi di emergenza a sostegno di eventuali altri sordi coinvolti nell’eventi.
Ma cosa deve fare un sordo in caso di terremoto o alluvione? Come deve comportarsi se di ritorno da una mattinata al mare avvista un incendio o se è vittima di un incidente domestico?
La conoscenza reciproca nata dai numerosi incontri, ci ha portato a comprendere quali siano le difficoltà che un non udente può avere. Si è stabilito, pertanto, che affinchè ciascuno di loro possa sentirsi più sicuro e capace di agire in situazioni di emergenza deve tenere a casa una borsa contenente: una torcia dinamo, un paio di guanti da lavoro, una bottiglia d’acqua, un fischietto per segnalare la propria presenza ed un caschetto.         E’ anche importante che i sordi abbiano nelle loro case un sistema di richiesta aiuto sonoro.
Esistono notevoli difficoltà nella comunicazione tra sordi e udenti dovute al fatto che pochi udenti conoscono la LIS, la Lingua Italiana dei Segni, ma soprattutto legate agli insufficienti e talvolta quasi inesistenti interventi da parte dello Stato atti a tutelare la salvaguardia dei sordi in casi di emergenza. Quando un sordo ha necessità di richiedere aiuto può soltanto inviare un sms o videochiamare un parente che conosca la sua lingua e sia munito di videotelefono.  In alternativa, può contattare via sms il servizio ponte che provvede a chiamare il 118, il 115 o chi di competenza nel caso specifico. I sordi di tutto il Meridione fanno riferimento al servizio ponte della regione Sicilia per ogni emergenza senza, tuttavia, aver la certezza che qualcuno legga i loro messaggi 24 ore su 24. Per fortuna ormai quasi tutti i non udenti sono muniti di cellulare e sanno usarlo con una certa velocità . Pertanto, può essere di aiuto memorizzare un modello di sms contenente informazioni relative alla propria persona, indirizzo e condizione di non udente, da modificare rapidamente all’occorrenza e da inviare a qualcuno. La soluzione reale a numerosi problemi sarebbe la costruzione di un versatile sistema di ricezione/trasmissione sms di cui tutti gli operatori delle emergenze dovrebbero essere muniti.
Il corso si è concluso con un questionario per verificare quanta consapevolezza in più avesse acquisito il gruppo circa le situazioni di emergenza e con la consegna di un attestato di partecipazione. E’ emerso che il corso è stato utile per tutti: all’ultimo incontro i partecipanti sapevano come ci si deve comportare in caso di terremoto o quali informazioni fornire se si avvista un incendio. Ciò che è importantissimo è che adesso sanno di poter avere un ruolo quando si verifica un evento eccezionale.Â
Nutriamo la speranza che è il corso si ripeta in altre regioni e che costituisca soltanto il primo passo per la stesura di un “protocollo” per la comunicazione in emergenza specifico per i sordi.
Pio Acito    disaster manager    gennaio ’09
© Parte dei materiali in visione sono stati reperiti sul web | Responsabile Pio Acito disaster manager | powerd ideama 2024
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Le immagini si riferiscono prevalentemente alle attività dell'associazione. Coloro che si ritengono danneggiati possono richiedere la rimozione, che sarà effettuata prontamente
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