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Terremoto in Abruzzo, pesante il bilancio delle vittime

 

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179 morti, 34 dispersi, 1500 feriti. Due ragazze estratte vive dalle macerie

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Sono 179 i morti accertati nel terremoto che ha devastato l'Abruzzo la notte tra domenica e lunedi'. Quaranta delle vittime non sono state ancora identificate. I dispersi sono 34 e 1.500 i feriti. Gli sfollati sono complessivamente 17.000, di cui 10.000 a L'Aquila e 7.120 nella provincia. I dati sono stati diffusi questa mattina dalla Protezione civile.

Si susseguono le scosse di assestamento: la più forte di magnitudo 4.8, alle 1.15. I soccorritori hanno lavorato tutta la notte all'Aquila e nei piccoli centri devastati dal terremoto, fra cui Onna, il paese raso al suolo. Alle 2, quasi 23 ore dopo il sisma, dalle macerie di un palazzo di quattro piani all'Aquila è stata estratta viva una ragazza di 24 anni, Marta Valente. Salvata anche un'altra ragazza di cui non è stato reso noto il nome.

Ma ad un giorno dalla scossa di terremoto che ha colpito la provincia dell'Aquila continua a cambiare il bilancio di vittime e sopravvissuti. Per gli uomini dei soccorsi, è una corsa contro il tempo: con il passare delle ore si affievolisce infatti la speranza di trovare qualcuno ancora in vita sotto le macerie.

Si scava anche a Onna, il paese che non c'è più. Nessuna notizia però delle quattro persone che sarebbero ancora sotto le macerie e che, purtroppo si andranno probabilmente ad aggiungere alle 37 vittime già recuperate nel paese. Nella tendopoli, intanto, la notte è trascorsa al freddo e in molti hanno preferito dormire in auto, mentre sono proseguiti i trasferimenti verso gli alberghi della costa.

 

 

alt   07-04-2009   mattinale dal Dipartimento della Protezione Civile
Sistema Nazionale della Protezione Civile: oltre 5000 le unità nell'Aquilano.
Mentre continuano le scosse di terremoto a L’Aquila e nelle zone limitrofe, il Dipartimento del sottosegretario Guido Bertolaso rende noto che sono 5000 le unità del Sistema Nazionale della Protezione Civile operative nelle zone colpite dal sisma. Di queste, oltre ai Vigili del Fuoco, 1300 appartengono alle Forze di Polizia, 800 alla Croce Rossa e 1000 sono i militari attivi sul territorio. Si attende l’arrivo di altri uomini delle Forze Armate e di nuovi volontari che si andranno ad aggiungere agli 800 già sul posto.

L’ultima scossa registrata all’1:15, con intensità di magnitudo 4.8 scala Richter, è stata una delle più forti dopo quelle della scorsa notte. I comuni di Pizzoli, Parete, Catipignano e Cagnano Amiterno, le zone prossime all'epicentro.

Mezz’ora prima, alle 00:47, gli strumenti avevano registrato una scossa di magnitudo 3.6 scala Richter nei territori de L'Aquila, Collimenti, Villagrande e Scoppitto, preceduta da una alle 23.57 di magnitudo 3.8.

 




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