emergenze


Prima riflessione sul terremoto in Abruzzo

Anzi... prima della riflessione la gioia per il ritrovamento di Eleonora sorda viva e sorridente dopo quasi 40 ore sotto le macerie. Bravi tutti.

Quasi tutti.

Sono bravi i Volontari che stanno lavorando dalle 4,00 di lunedì 6 aprile e finiranno tra diversi mesi.

Bravi i Vigili del fuoco per tutti i motivi che volete e che sapete e che hanno iniziato a lavorare dalle 4,00 di lunedì 6 aprile non finiranno mai.

Brava la Protezione Civile e tutte le sue componenti orizzontali e verticali che lavorano dalle 3,45 di lunedì 6 aprile e non finiranno mai.

Bravi i Cittadini italiani che dimostrano ed esprimono una forte solidarietà verso i compaesani.

Meno bravi gli arroganti ed i supponenti.

Sempre con le pinze nel cervello. Perchè non si debbono fare gli adeguamenti antisismici degli edifici? Perchè non si debbono fare le esercitazioni sul rischio sismico e se si fanno sono sempre finte e di giorno? 

Perchè sui fabricati non si mettono targhe in pietra cementate con i nomi della impresa esecutrice, del progettista, del direttore dei lavori, etc. così da tramandare i nomi dei bravi esecutori e di conoscere subito e per l'eternità quelli dei criminali speculatori? Perchè non si debbono fare le assicurazioni sui fabbricati? Perchè si debbono mandare avanti i Rambo e poi si debbono soccorrere i Rambo? Perchè i Cittadini debono essere considerati incapaci , stupidi e telepresenzialisti?

La Protezione Civile è tale se è fatta dai CITTADINI, normale in un Paese normale. Televisiva se è fatta per la televisione.

Il tempo di dispiegamento e di operatività della Prot. Civ. è necessariamente articolato e lungo. Si vivono diverse fasi e situazioni, ognuno può ritenere di essere unico ed indispensabile, bene. Solo gli stupidi ed i Rambo -appunto- possono ritenere che le attività svolte nella immediatezza degli eventi siano più importanti di quelli messi in campo nel tempo successivo o prima dell'evento stesso con le attività di previsione e prevenzione.

La rimozione delle macerie, nel caso di un terremoto, è altrettanto importante che non la gestione di una scuola in tenda o in un prefabbricato, così come la pulizia dei bagni chimici  - a venti giorni da un evento- è indispensabile per mantenere dignità ad un campo ed alla vita delle persone.

A distanza di 50-60 ore dalla scossa che ha investito la Città e la provincia dell'Aquila si puo constatare che la Protezione Civile italiana è diventata brava, ma così brava che ora comincia a recitare, a recitare come su di un palcoscenico.

Nella macchina complessa e ricca ci sono tutti, e noi rivendichiamo con orgoglio e piacere il ruolo dei Volontari e dei funzionari CITTADINI partecipi e coscienti, umili e sporchi di polvere.

Tra quelli che sanno tirare fuori Eleonora e sanno sorridere con lei che parla un'altra lingua.

Pio ACITO

 

 




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