Dal mattinale del Dipartimento su situazione in Piemonte
30-05-2008
Riepilogo Eventi
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MALTEMPO
La forte ondata di maltempo che si è abbattuta ieri sulle regioni settentrionali del nostro Paese ha creato situazioni di grande criticità in Valle d’Aosta ma soprattutto nel Piemonte, situazioni peraltro previste dall’avviso di avverse condizioni meteorologiche emesso il 28 maggio dal Dipartimento della Protezione Civile.
Fin dalla giornata del 28 maggio, infatti, la Sala Situazione Italia del Dipartimento è stata in costante contatto con le sale operative regionali, provinciali, i centri operativi intercomunali e le Prefetture di Torino e Cuneo per il monitoraggio della situazione.
Ieri, convocata l’Unità di Crisi per il peggioramento degli eventi, vengono attivati i COM (Centri Operativi Misti) di Chiasso, Cuorgnè, Ivrea, Nichelino, Pinerolo, Susa e Venaria Reale. Dirigenti e personale del Dipartimento si recano sulle zone colpite.
Inoltre, sentito il Capo del Dipartimento e valutata la situazione, sulla base delle informazioni meteo e idrogeologiche e dei problemi sul territorio, si decide di convocare il Comitato Operativo il quale si tiene in costante contatto con le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta.
In quest’ultima regione è stato attivato il Piano di emergenza di viabilità con il blocco della circolazione dei TIR (temporaneamente parcheggiati in aree attrezzate presso Ivrea) e la chiusura della SS 26 con l’organizzazione di una viabilità alternativa. Quelli diretti in Francia vengono dirottati sulla Savona-Ventimiglia. Il traforo del Frejus è stato poi riaperto in serata.
In Piemonte desta preoccupazione l’arrivo dell’ondata di piena del fiume Dora Riparia nella città di Torino così come un peggioramento delle precipitazioni previsto nel cuneese. Nel capoluogo piemontese, per precauzione, sono stati chiusi i ponti sulla Dora e i Murazzi sul Po ed è stato evacuato l’intero reparto di geriatria dell’Ospedale Amedeo di Savoia composto da 48 pazienti.
Grave la situazione in Val Susa, rimasta quasi isolata, in Val Chisone e Val Pellice nel Pinerolese, dove una frana ha investito un'abitazione: estratto cadavere dalle macerie il proprietario Carlo Rivoira, pensionato di 75 anni; ancora disperse la nuora, Erika Poet, 34 anni, e la figlia Annik di tre anni. Nella stessa zona è stato trovato in un auto il cadavere di Vasile Marius Urzica, romeno di 30 anni.
Alcune abitazioni sono state evacuate a scopo precauzionale, presso la diga di Feida, nel Comune di Demonte.
La Croce Rossa Italiana ha attivato una cucina da campo presso un centro di accoglienza tra Val di Susa e Bussoleno (circa 150/200 pasti distribuiti). Il personale, attualmente circa 150 unità , proviene dalle sezioni di Novara, Vercelli, Torino e Biella e sta fornendo assistenza a circa 150 rom, evacuati lungo gli argini dei fiumi nel Comune di Torino.
Risultano, inoltre, evacuate, in tutta la provincia di Torino 30 famiglie dalla frazione di Malzat nel Comune di Prali, che è rimasto isolato; 15 famiglie dalla frazione Rochemoles del Comune di Bardonecchia; 27 famiglie dal Comune di Bricherasio. Nella provincia di Cuneo gli evacuati sono stati 30, così come anche nel Comune di Demonte.
Nel corso della giornata attivati anche i COM di Lanzo Torinese, Moncalieri, Rivoli, Casale, Crescentino e Morano.
Circa 500 volontari sono impegnati a Torino, 500 a Cuneo e ve ne sono altri 1500, pronti ad intervenire.
I Vigili del Fuoco hanno eseguito 210 interventi in provincia di Torino. Ulteriori otto squadre operative, provenienti da Macerata, Ancona, Pisa e Firenze e mezzi anfibi, provenienti da Savona e Genova, sono giunti a Torino.
Oggi nel capoluogo piemontese è atteso l’arrivo di una squadra di sommozzatori, proveniente da Genova.
Risulta ancora isolato il Comune di Prali, che in mattinata sarà raggiunto con gli elicotteri che trasporteranno generi di conforto e idrovore.
Il fiume Orco è sopra i livelli di guardia e sono a rischio tutti i comuni attraversati dal fiume. Il CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) di Torino ha provveduto ad allertare tutti i sindaci dei comuni interessati.
Ancora isolate nella provincia di Cuneo alcune borgate, nel Comune di Brossasco, in Valle Varaita, nel Comune di Acceglio in Valle Maira e nel Comune di Castelmagno in Valle Grana. Evacuate alcune abitazioni nei Comuni di Monterosso e Savigliano ed ulteriori 3 abitazioni a Demonte.
La linea ferroviaria Torino-Savona è stata temporaneamente interrotta a causa di un piccolo smottamento.
Chiuse le scuole a Torino e in tutta la provincia.
Questa mattina anche il Capo Dipartimento si trova presso la Prefettura di Torino per un briefing con le strutture che stanno operando.
Dal punto di vista meteorologico la situazione è in leggera attenuazione, ma c’è un monitoraggio costante sugli effetti al suolo delle precipitazioni.
E’ attesa a Torino un passaggio dell'onda di piena: è stato attivato quindi un controllo lungo tutte le sacche dei fiumi principali per controllare l'evolversi della situazione. C'è un presidio delle strutture del volontariato, delle Forze di Polizia, delle Forze dell'ordine lungo tutte le aree principali.
INCENDI BOSCHIVI
E mentre il nord è martoriato dalle violente precipitazioni, al sud ancora ieri sono stati necessari tre interventi della flotta aerea dello Stato su altrettanti incendi boschivi divampati in Sicilia ed in Calabria.
Canadair del Dipartimento sono stati impiegati a Brolo e a Santa Lucia nel messinese e su un rogo a Reggio Calabria.
In serata gli incendi erano stati spenti.
Riepilogo Eventi
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MALTEMPO
La forte ondata di maltempo che si è abbattuta ieri sulle regioni settentrionali del nostro Paese ha creato situazioni di grande criticità in Valle d’Aosta ma soprattutto nel Piemonte, situazioni peraltro previste dall’avviso di avverse condizioni meteorologiche emesso il 28 maggio dal Dipartimento della Protezione Civile.
Fin dalla giornata del 28 maggio, infatti, la Sala Situazione Italia del Dipartimento è stata in costante contatto con le sale operative regionali, provinciali, i centri operativi intercomunali e le Prefetture di Torino e Cuneo per il monitoraggio della situazione.
Ieri, convocata l’Unità di Crisi per il peggioramento degli eventi, vengono attivati i COM (Centri Operativi Misti) di Chiasso, Cuorgnè, Ivrea, Nichelino, Pinerolo, Susa e Venaria Reale. Dirigenti e personale del Dipartimento si recano sulle zone colpite.
Inoltre, sentito il Capo del Dipartimento e valutata la situazione, sulla base delle informazioni meteo e idrogeologiche e dei problemi sul territorio, si decide di convocare il Comitato Operativo il quale si tiene in costante contatto con le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta.
In quest’ultima regione è stato attivato il Piano di emergenza di viabilità con il blocco della circolazione dei TIR (temporaneamente parcheggiati in aree attrezzate presso Ivrea) e la chiusura della SS 26 con l’organizzazione di una viabilità alternativa. Quelli diretti in Francia vengono dirottati sulla Savona-Ventimiglia. Il traforo del Frejus è stato poi riaperto in serata.
In Piemonte desta preoccupazione l’arrivo dell’ondata di piena del fiume Dora Riparia nella città di Torino così come un peggioramento delle precipitazioni previsto nel cuneese. Nel capoluogo piemontese, per precauzione, sono stati chiusi i ponti sulla Dora e i Murazzi sul Po ed è stato evacuato l’intero reparto di geriatria dell’Ospedale Amedeo di Savoia composto da 48 pazienti.
Grave la situazione in Val Susa, rimasta quasi isolata, in Val Chisone e Val Pellice nel Pinerolese, dove una frana ha investito un'abitazione: estratto cadavere dalle macerie il proprietario Carlo Rivoira, pensionato di 75 anni; ancora disperse la nuora, Erika Poet, 34 anni, e la figlia Annik di tre anni. Nella stessa zona è stato trovato in un auto il cadavere di Vasile Marius Urzica, romeno di 30 anni.
Alcune abitazioni sono state evacuate a scopo precauzionale, presso la diga di Feida, nel Comune di Demonte.
La Croce Rossa Italiana ha attivato una cucina da campo presso un centro di accoglienza tra Val di Susa e Bussoleno (circa 150/200 pasti distribuiti). Il personale, attualmente circa 150 unità , proviene dalle sezioni di Novara, Vercelli, Torino e Biella e sta fornendo assistenza a circa 150 rom, evacuati lungo gli argini dei fiumi nel Comune di Torino.
Risultano, inoltre, evacuate, in tutta la provincia di Torino 30 famiglie dalla frazione di Malzat nel Comune di Prali, che è rimasto isolato; 15 famiglie dalla frazione Rochemoles del Comune di Bardonecchia; 27 famiglie dal Comune di Bricherasio. Nella provincia di Cuneo gli evacuati sono stati 30, così come anche nel Comune di Demonte.
Nel corso della giornata attivati anche i COM di Lanzo Torinese, Moncalieri, Rivoli, Casale, Crescentino e Morano.
Circa 500 volontari sono impegnati a Torino, 500 a Cuneo e ve ne sono altri 1500, pronti ad intervenire.
I Vigili del Fuoco hanno eseguito 210 interventi in provincia di Torino. Ulteriori otto squadre operative, provenienti da Macerata, Ancona, Pisa e Firenze e mezzi anfibi, provenienti da Savona e Genova, sono giunti a Torino.
Oggi nel capoluogo piemontese è atteso l’arrivo di una squadra di sommozzatori, proveniente da Genova.
Risulta ancora isolato il Comune di Prali, che in mattinata sarà raggiunto con gli elicotteri che trasporteranno generi di conforto e idrovore.
Il fiume Orco è sopra i livelli di guardia e sono a rischio tutti i comuni attraversati dal fiume. Il CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) di Torino ha provveduto ad allertare tutti i sindaci dei comuni interessati.
Ancora isolate nella provincia di Cuneo alcune borgate, nel Comune di Brossasco, in Valle Varaita, nel Comune di Acceglio in Valle Maira e nel Comune di Castelmagno in Valle Grana. Evacuate alcune abitazioni nei Comuni di Monterosso e Savigliano ed ulteriori 3 abitazioni a Demonte.
La linea ferroviaria Torino-Savona è stata temporaneamente interrotta a causa di un piccolo smottamento.
Chiuse le scuole a Torino e in tutta la provincia.
Questa mattina anche il Capo Dipartimento si trova presso la Prefettura di Torino per un briefing con le strutture che stanno operando.
Dal punto di vista meteorologico la situazione è in leggera attenuazione, ma c’è un monitoraggio costante sugli effetti al suolo delle precipitazioni.
E’ attesa a Torino un passaggio dell'onda di piena: è stato attivato quindi un controllo lungo tutte le sacche dei fiumi principali per controllare l'evolversi della situazione. C'è un presidio delle strutture del volontariato, delle Forze di Polizia, delle Forze dell'ordine lungo tutte le aree principali.
Fin dalla giornata del 28 maggio, infatti, la Sala Situazione Italia del Dipartimento è stata in costante contatto con le sale operative regionali, provinciali, i centri operativi intercomunali e le Prefetture di Torino e Cuneo per il monitoraggio della situazione.
Ieri, convocata l’Unità di Crisi per il peggioramento degli eventi, vengono attivati i COM (Centri Operativi Misti) di Chiasso, Cuorgnè, Ivrea, Nichelino, Pinerolo, Susa e Venaria Reale. Dirigenti e personale del Dipartimento si recano sulle zone colpite.
Inoltre, sentito il Capo del Dipartimento e valutata la situazione, sulla base delle informazioni meteo e idrogeologiche e dei problemi sul territorio, si decide di convocare il Comitato Operativo il quale si tiene in costante contatto con le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta.
In quest’ultima regione è stato attivato il Piano di emergenza di viabilità con il blocco della circolazione dei TIR (temporaneamente parcheggiati in aree attrezzate presso Ivrea) e la chiusura della SS 26 con l’organizzazione di una viabilità alternativa. Quelli diretti in Francia vengono dirottati sulla Savona-Ventimiglia. Il traforo del Frejus è stato poi riaperto in serata.
In Piemonte desta preoccupazione l’arrivo dell’ondata di piena del fiume Dora Riparia nella città di Torino così come un peggioramento delle precipitazioni previsto nel cuneese. Nel capoluogo piemontese, per precauzione, sono stati chiusi i ponti sulla Dora e i Murazzi sul Po ed è stato evacuato l’intero reparto di geriatria dell’Ospedale Amedeo di Savoia composto da 48 pazienti.
Grave la situazione in Val Susa, rimasta quasi isolata, in Val Chisone e Val Pellice nel Pinerolese, dove una frana ha investito un'abitazione: estratto cadavere dalle macerie il proprietario Carlo Rivoira, pensionato di 75 anni; ancora disperse la nuora, Erika Poet, 34 anni, e la figlia Annik di tre anni. Nella stessa zona è stato trovato in un auto il cadavere di Vasile Marius Urzica, romeno di 30 anni.
Alcune abitazioni sono state evacuate a scopo precauzionale, presso la diga di Feida, nel Comune di Demonte.
La Croce Rossa Italiana ha attivato una cucina da campo presso un centro di accoglienza tra Val di Susa e Bussoleno (circa 150/200 pasti distribuiti). Il personale, attualmente circa 150 unità , proviene dalle sezioni di Novara, Vercelli, Torino e Biella e sta fornendo assistenza a circa 150 rom, evacuati lungo gli argini dei fiumi nel Comune di Torino.
Risultano, inoltre, evacuate, in tutta la provincia di Torino 30 famiglie dalla frazione di Malzat nel Comune di Prali, che è rimasto isolato; 15 famiglie dalla frazione Rochemoles del Comune di Bardonecchia; 27 famiglie dal Comune di Bricherasio. Nella provincia di Cuneo gli evacuati sono stati 30, così come anche nel Comune di Demonte.
Nel corso della giornata attivati anche i COM di Lanzo Torinese, Moncalieri, Rivoli, Casale, Crescentino e Morano.
Circa 500 volontari sono impegnati a Torino, 500 a Cuneo e ve ne sono altri 1500, pronti ad intervenire.
I Vigili del Fuoco hanno eseguito 210 interventi in provincia di Torino. Ulteriori otto squadre operative, provenienti da Macerata, Ancona, Pisa e Firenze e mezzi anfibi, provenienti da Savona e Genova, sono giunti a Torino.
Oggi nel capoluogo piemontese è atteso l’arrivo di una squadra di sommozzatori, proveniente da Genova.
Risulta ancora isolato il Comune di Prali, che in mattinata sarà raggiunto con gli elicotteri che trasporteranno generi di conforto e idrovore.
Il fiume Orco è sopra i livelli di guardia e sono a rischio tutti i comuni attraversati dal fiume. Il CCS (Centro Coordinamento Soccorsi) di Torino ha provveduto ad allertare tutti i sindaci dei comuni interessati.
Ancora isolate nella provincia di Cuneo alcune borgate, nel Comune di Brossasco, in Valle Varaita, nel Comune di Acceglio in Valle Maira e nel Comune di Castelmagno in Valle Grana. Evacuate alcune abitazioni nei Comuni di Monterosso e Savigliano ed ulteriori 3 abitazioni a Demonte.
La linea ferroviaria Torino-Savona è stata temporaneamente interrotta a causa di un piccolo smottamento.
Chiuse le scuole a Torino e in tutta la provincia.
Questa mattina anche il Capo Dipartimento si trova presso la Prefettura di Torino per un briefing con le strutture che stanno operando.
Dal punto di vista meteorologico la situazione è in leggera attenuazione, ma c’è un monitoraggio costante sugli effetti al suolo delle precipitazioni.
E’ attesa a Torino un passaggio dell'onda di piena: è stato attivato quindi un controllo lungo tutte le sacche dei fiumi principali per controllare l'evolversi della situazione. C'è un presidio delle strutture del volontariato, delle Forze di Polizia, delle Forze dell'ordine lungo tutte le aree principali.
INCENDI BOSCHIVI
E mentre il nord è martoriato dalle violente precipitazioni, al sud ancora ieri sono stati necessari tre interventi della flotta aerea dello Stato su altrettanti incendi boschivi divampati in Sicilia ed in Calabria.
Canadair del Dipartimento sono stati impiegati a Brolo e a Santa Lucia nel messinese e su un rogo a Reggio Calabria.
In serata gli incendi erano stati spenti.
Canadair del Dipartimento sono stati impiegati a Brolo e a Santa Lucia nel messinese e su un rogo a Reggio Calabria.
In serata gli incendi erano stati spenti.
© Parte dei materiali in visione sono stati reperiti sul web | Responsabile Pio Acito disaster manager | powerd ideama 2024
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Le immagini si riferiscono prevalentemente alle attività dell'associazione. Coloro che si ritengono danneggiati possono richiedere la rimozione, che sarà effettuata prontamente
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